
Fino ai confini del mondo
Ela e Greg Kedzior stanno viaggiando per il Sudamerica con la loro Pan America™ da metà 2022. Ora, dopo aver raggiunto Ushuaia – sulla punta più meridionale del continente –, rivivono alcuni dei momenti più memorabili degli ultimi mesi
TESTO E FOTOGRAFIE DI ELA E GREG KEDZIOR
Sono passati sette mesi da quando abbiamo iniziato la nostra spedizione in Sudamerica. Nel frattempo, abbiamo percorso poco meno di 17.400 miglia (28.000 km), visitato sei nuovi Paesi, vissuto un’infinità di esperienze indimenticabili e incontrato tante persone meravigliose.
È impossibile riassumere un periodo così lungo e intenso in un solo articolo, ma vogliamo condividere cosa ci è rimasto impresso di questi Paesi.

ECUADOR
All’inizio, credevamo che saremmo riusciti a visitare questo Paese, relativamente piccolo, in un breve lasso di tempo: circa tre settimane. Tuttavia, ci siamo accorti che perfino dopo cinque settimane rimaneva ancora tanto da vedere. Sarà anche piccolo, ma l’Ecuador ha molto da offrire. Qui ci siamo imbattuti nelle definizioni di selva (giungla), sierra (montagne) e costa (litorale) per la prima volta. Sono fasce topografiche che differenziano marcatamente l’Ecuador a livello naturale e culturale.



Quello che ci ha colpito di più è stata senza dubbio la visita alla Riserva faunistica di Chimborazo (che ospita la vetta più alta del Paese). Per la prima volta nella nostra vita, abbiamo superato i 16.400 piedi (5.000 m) sul livello del mare. Però non lo abbiamo fatto su due ruote: le autorità ecuadoriane vietano l’ingresso di motociclette nei parchi nazionali e nelle riserve naturali. Di conseguenza, abbiamo dovuto lasciare la nostra Pan America in un parcheggio, prendere un pick-up fino al sentiero e percorrere gli ultimi 820 piedi (250 m) a piedi, impresa non facile a un’altitudine simile!
Un altro momento indimenticabile è stato l’attraversamento delle Ande, cosa che abbiamo fatto due volte. Splendidi sentieri di montagna che si snodano attraverso i passi a oltre 15.400 piedi (4.700 m) di altitudine. Sopra lo strato di nuvole. I panorami di questi luoghi vivranno a lungo nella memoria…

PERÙ
Il Perù, considerato da molti viaggiatori un paradiso per i motociclisti, prometteva di avere tanto da offrire. Avevamo programmato molti punti di interesse da visitare e un itinerario abbastanza dettagliato attraverso il Paese. Il percorso includeva anche un tagliando alla nostra motocicletta. Più di due settimane prima di lasciare l’Ecuador, avevamo contattato Harley-Davidson® Lima per informarli del nostro arrivo. In un batter d’occhio abbiamo ricevuto la loro conferma, corredata di un invito al raduno del Club Harley-Davidson peruviano che si sarebbe svolto a Cuzco una settimana dopo il nostro appuntamento per la manutenzione. Non potevamo rifiutare un’occasione simile, e le persone meravigliose che abbiamo conosciuto sia in concessionaria che al raduno – pervaso di un’atmosfera fantastica – rimarranno nei nostri cuori.


Gli itinerari motociclistici che abbiamo esplorato sulle Ande peruviane sono assolutamente alcune delle strade di montagna più spettacolari che abbiamo percorso in vita nostra. La più difficile fino a quel momento era stata la Route 106 attraverso il Parco nazionale del Huascarán, più simile a un sentiero di montagna: la strada ripida, stretta, tortuosa e costellata di rocce è stata una grande sfida da percorrere in due su una moto. Per fortuna siamo riusciti ad affrontarla senza ribaltarci, prima di raggiungere il nostro record di quota su due ruote, a 15.456 piedi (4.711 m). Poche settimane dopo, comunque, abbiamo battuto quel record su un altro itinerario panoramico andino: il n° 120, che attraversa la Reserva Paisajistica Nor Yauyos-Cochas. In quell’occasione, siamo riusciti ad ascendere a 16.181 piedi (4.932 m) sul livello del mare, su una tratta che copriva 87 miglia (140 km). Non ci vergogniamo di dire che la ricompensa della vista dall’“attico” del mondo ci ha fatto venire le lacrime agli occhi per la pura emozione!

BOLIVIA
Era un Paese che ci dava un po’ di apprensione, avendo sentito ovunque avvertimenti sui problemi con la disponibilità e la qualità del carburante, e con la qualità delle strade. Ciò nonostante, abbiamo deciso di verificarlo di persona.
In Bolivia ci sono due tipi di carburante disponibile: benzina a 89 ottani e diesel. Entrambi hanno prezzi a parte, più alti, per gli stranieri, e avevamo sentito di casi di stranieri impossibilitati ad acquistare carburante perché, a quanto si dice, non ne sarebbe rimasto abbastanza per gli abitanti del posto. Tuttavia, durante la nostra permanenza nel Paese non abbiamo mai incontrato problemi. Come si suol dire, Harley-Davidson riunisce le persone, e in Bolivia è stato proprio così! Allo stesso modo, siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla qualità delle strade boliviane. Nonostante ci fossero sterrati di ghiaia con cui combattere, quelle principali erano livellate e di standard molto elevati.


Tutte le leggende sull’attraversamento della frontiera che ci avevanodato preoccupazione si sono rivelate, per l’appunto, solo leggende; conserviamo unicamente bei ricordi e abbiamo stretto tante nuove amicizie straordinarie con i boliviani.
L’esperienza più indimenticabile della nostra permanenza in questo Paese è stata il deserto salato di Uyuni, la notte che abbiamo trascorso in tenda in una delle isole di questa meraviglia naturale. Da un lato, abbiamo affrontato il clima estremamente rigido del luogo, con forti venti e freddo estremo durante la notte, ma dall’altro abbiamo potuto apprezzare il silenzio assoluto della mattina, il tramonto mozzafiato e il cielo pieno di stelle.

ARGENTINA
Un Paese così bello e diversificato dal punto di vista naturalistico e che abbiamo sentito un po’ più vicino a noi a livello culturale, per via della moltitudine di immigrati giunti qui dall’Europa nel corso del tempo.
È un Paese di ottimo vino, bistecche eccellenti e onnipresenti tisane di yerba mate. Grazie a una crisi dell’inflazione, è anche un Paese dove il carburante è economico, a condizione che si usi il “dollaro blu”, il tasso di cambio del dollaro statunitense definito “di strada”. Infine, dopo una pausa in Bolivia, la nostra Pan America è stata nuovamente capace di correre con carburante a 98 ottani, disponibile a 1,89 $ al gallone (50 centesimi al litro)!




Per molti motociclisti, l’Argentina significa principalmente una cosa: la leggendaria Ruta 40 che attraversa l’intero Paese. Percorrere la Patagonia argentina in moto è stato impegnativo; tuttavia, il paesaggio che abbiamo sperimentato sulla Ruta 40 ha compensato tutte le avversità del luogo: il maestoso massiccio del monte Fitz Roy, che ci è apparso davanti mentre raggiungevamo la cittadina di El Chaltén, e il meraviglioso ghiacciaio Perito Moreno sono state le sorprese mozzafiato che questa regione ha avuto in serbo per noi.

LA RUTA 40: LA ROUTE 66 DELL’ARGENTINA
Fortemente variegata in termini di paesaggio e anche nella qualità della strada stessa, questa via leggendaria – nota agli abitanti locali come La Cuarenta – è spesso paragonata alla “Mother Road” nordamericana (la Route 66), e raggiunge le 3.100 miglia (5.000 km) di lunghezza. In alcuni punti è splendida e panoramica, in altri si estende per infiniti chilometri in una linea completamente dritta, come se fosse stata tracciata col righello.
La strada non è facile da percorrere, con tratti strerrati e ghiaiosi, curve a gomito e forti venti laterali che la rendono una battaglia con gli agenti atmosferici – senza contare le scarse stazioni di servizio lungo il percorso –; ma per chi sceglie di accettare la sfida, la ricompensa è straordinaria. Vi imbatterete in panorami davvero maestosi, raggiungendo quello che si dice sia il punto più alto in assoluto di una strada statale (sull’Abra del Acay) e sapendo che avete padroneggiato una delle sfide motociclistiche più toste che esistano.

CILE
Per noi è stato senza dubbio il Paese più sviluppato della parte occidentale del continente. Chi arriva in aereo dall’Europa o dal Nordamerica probabilmente avrà l’impressione di non essere tanto lontano da casa, ma la magia del Cile inizia a diffondersi dal confine della Patagonia.
La strada conosciuta come Carretera Austral (Route 7) – “la vetrina motociclistica del Cile” – è l’equivalente della Ruta 40 argentina. L’itinerario, che parte da Puerto Montt, si dirige a sud, vagando tra montagne, laghi e fiordi. Per la maggior parte, soprattutto al Sud, è una strada sterrata, il che la rende molto impegnativa, nonostante il fatto che le autorità cilene stiano lavorando per renderla più accessibile, asfaltando ogni anno nuove sezioni.
Nella parte meridionale del Cile, c’è un’altra attrazione naturale che si distingue: il Parco nazionale Torres del Paine. Anche se è conosciuto principalmente come un paradiso per gli appassionati di trekking, nel visitarlo si divertiranno un bel po’ anche i motociclisti che passano di qui! La Patagonia cilena è affascinante, e senza dubbio diversa dai suoi vicini orientali, ma è difficile da descrivere a parole. Dovete davvero vederlo con i vostri occhi.
GUARDANDO AVANTI
Mentre la prima fase della nostra spedizione volgeva al termine, abbiamo raggiunto la provincia argentina della Tierra del Fuego (la Terra del Fuoco) e in essa Ushuaia, conosciuta per essere la città alla fine del mondo. È la capitale della provincia di Tierra del Fuego, Antártida e Islas del Atlántico Sur, ed è servita da destinazione simbolica del nostro viaggio; tuttavia, abbiamo sicuramente scoperto lungo la strada che il viaggio è più importante della destinazione!
Davanti a noi ci aspettano il viaggio di ritorno e altri sette nuovi Paesi da esplorare. Speriamo di essere all’altezza dell’impresa che ci siamo prefissati!
Vivi le avventure di Ela e Greg seguendoli su https://screwitletsride.com.
Etichette:
Leggi altre storie dall’Harley Owners Group!
CALENDARIO DEGLI EVENTI
Presto annunceremo ulteriori eventi regionali: tieni d’occhio questa pagina!
Sole croato
Il 31° European H.O.G. Rally è tornato a festeggiare sotto il cielo azzurro di Medolino dal 12 al 15 giugno 2025.
In perfetta forma
L’immaginazione creativa si è scatenata su una gamma di Harley, di cui è stata esposta la rosa migliore lungo il porto turistico.